L’Usability Testing è diventata sempre più importante per il successo di un sito, di un’app o di un qualsiasi altro prodotto. Non è possibile progettare qualcosa senza tenere in considerazione l’utente finale.
Attraverso i Test di Usabilità (o Usability Testing) possiamo osservare l’utente mentre utilizza il prodotto, comprenderne i bisogni, capire le difficoltà che incontra e ottenere un feedback.
È un metodo di osservazione che si utilizza per verificare il corretto funzionamento e design di un prodotto digitale. Si chiede alle persone di portare a termine dei compiti, task, osservando la suddetta interazione con il prodotto.
In questo modo si ha la possibilità di identificare e aggiustare eventuali problemi prima di arrivare troppo in là con lo sviluppo, così da evitare che i costi per le modifiche siano eccessivi.
Eseguire test di usabilità significa empatizzare con l’utente: se una cosa sta bene a noi, non è detto che stia bene a chi la utilizza. Il feedback di un utente non ha prezzo ed è la chiave di volta che un designer ha per progettare meglio.
Durante la fase di progettazione il team di design ha raccolto dati, li ha elaborati, ha assunto delle ipotesi e ha iniziato a sviluppare il prodotto. Proprio per testare queste ipotesi, bisogna fare dei test di usabilità. L’unico modo per capire se funziona davvero è osservare altre persone che ci interagiscono.
Steve Krug, uno dei massimi esperti di Usabilità, ha paragonato il test di usabilità alle visite di amici che non vivono nella nostra città.
Quando siamo insieme a loro, li accompagniamo per una visita turistica e forse proprio in queste nostre vesti da ciceroni, abbiamo modo di (ri)vedere cose della nostra città che generalmente ci sfuggono perché la nostra vista è abituata. Inoltre, molte cose che davamo per scontato, non sono poi così intuitive.
Il test di usabilità consiste nell’osservare una persona, una per volta, alle prese con il nostro prodotto. Generalmente c’è una figura addetta alla ricerca (Researcher) o che facilita che chiede alla persona di svolgere dei compiti aperti (come ad esempio: “stai cercando un regalo su questo e-commerce: cosa faresti?”) o chiusi (come: “utilizza il menù di navigazione per vedere i corsi di laurea dell’Università”).
Un altro elemento distintivo è la presenza di un secondo Researcher (o anche di più), in una saletta attigua d’osservazione, che analizza il comportamento del soggetto.
Ci sono molte varianti del test di usabilità, moderato o non moderato, di persona o a distanza. Il test serve per raccogliere informazioni e migliorare l’usabilità del progetto.
Usability test moderato e non moderato – abbiamo detto che un test di usabilità è condotto da una persona che facilita che chiede a un soggetto di svolgere dei compiti. È possibile effettuare test di usabilità anche senza moderazione: il soggetto li eseguirà in modo autonomo.
Ci sono vantaggi e svantaggi: i test con il facilitatore sono più approfonditi perché permettono un’interazione diretta; i test non moderati, invece, sono più economici ma rischiano di essere superficiali.
Usability test di persona o a distanza – come si può immaginare, il test di persona si svolge faccia a faccia e questo permette l’osservazione del linguaggio del corpo. Oltre al costo, più oneroso, bisogna considerare lo spazio in cui effettuare il test e le tempistiche tecniche (scelta del giorno e dell’orario).
Invece, il test a distanza si può effettuare tramite internet o per telefono. È facile da organizzare, ma rischia sempre di non andare nel dettaglio.
Alla presenza di una persona che facilita, è prassi utilizzare il “Think aloud protocol” che consiste nel chiedere al soggetto di pensare ad alta voce. Questo permette di raccogliere più informazioni possibili di tipo qualitativo.
Effettuare un test di usabilità non esclude altri tipi di test, anzi farli aiuta a migliorare il progetto lavorando sempre sulla User Experience. Tra i test più utilizzati troviamo:
Prima di andare avanti con i test di Usabilità, ci tengo a sottolineare quello che un test di Usabilità non è.
Un test di Usabilità non è un Focus Group. In un Focus Group abbiamo persone sedute intorno a un tavolo che discutono di un prodotto e della loro esperienza con esso; è una analisi di indagine, generalmente utilizzata nel marketing, facile e utile per determinare cosa pensi il pubblico del prodotto. Misura se l’idea che sta dietro è valida e può piacere. Il Focus Group non serve per comprendere se il prodotto funziona correttamente.
Un test di usabilità non è un Sondaggio, o se preferite un Survey. Un sondaggio fornisce la valutazione dell’esperienza dell’utente. Ma, come per il Focus Group, non fornisce elementi utili per capire cosa non funziona.
Queste due attività non devono essere escluse dalla progettazione, ma non devono essere confuse con il test di usabilità.
Non dobbiamo aspettarci che basti mettere in una stanza una persona e il prototipo di un sito web/app per capire i problemi del prodotto. Si devono tenere in considerazione molti elementi:
Se pensate di iniziare a bombardare il soggetto di domande, siete fuori strada. Per effettuare un Usability test bisogna introdurre il partecipante gradualmente. Procediamo per gradi:
Fine! Tempo complessivo per il test di usabilità 1 ora. Ricordatevi di rispettare i tempi, anche se avete altre domande.
La risposta a questa domanda è il più possibile e sempre!
Iniziamo a sviscerare il quando: qual è il momento giusto per effettuare un Usability test? Ogni momento è quello giusto. Prima si inizia a testare, prima si capiscono gli errori e, di conseguenza, le aree in cui bisogna migliorare.
Dipende sempre dal tempo che si ha a disposizione, ma l’ideale sarebbe quello di fissare delle giornate mensilmente preposte per condurre test di usabilità. Fissate le date con largo anticipo e fissatele con tutti i reparti (l’usabilità non riguarda solo il design).
Per quando riguarda il numero, la verità è che non c’è un numero magico, preciso di test da effettuare, dipende dalla fase di progettazione in cui ci si trova, senza dimenticarci poi del budget, che molto spesso è nostro nemico.
Le norme di buona condotta, però, dicono:
I test di usabilità sono una parte essenziale della User Experience. Ci servono per capire se stiamo procedendo sulla strada giusta, se stiamo andando incontro ai bisogni degli utenti. È un argomento importante e da non sottovalutare.
Per poter approfondire l’argomento ed entrare ancora di più nello specifico, eccovi alcuni riferimenti digitali o cartacei
Rocket Surgery made easy di Steve Krug (libro) – Krug è uno dei massimi esperti in questo campo. Oltre a parlare di tutto quello presente nell’articolo, con parole semplice e leggere fa capire l’importanza dei test di usabilità e come si possono condurre nel modo appropriato. Tra le altre cose, sul sito web dedicato è possibile scaricare alcuni contenuti che dovreste avere, come l’Usability test script, l’Usability test checklist o “Think a therapist would say”, ovvero una lista di frasi che chi facilita può utilizzare per sbloccare il soggetto nei compiti.
Nielsen Norman Group (sito web) – Costituita da Jakob Nielsen e Don Norman, la Nielsen Norman Group è un’azienda di consulenza informatica. Nello specifico si occupa di User Experience Design. Sul loro sito è possibile reperire tantissimi articoli per migliorare e studiare ancora più in profondità l’Usability test: dal Mobile Usability Testing, al Site Usability Testing.
User eXperience Design di Debora Bottà (libro) – Se volete approfondire anche altri aspetti legati allaUser Experience, e magari in lingua italiana, potrebbe fare al caso vostro questo libro della Bottà. L’autrice accompagna mano per mano nel fantastico e magico processo della progettazione (il capitolo 11 è dedicato totalmente ai test).
Se avete intenzione di approfondire ancora di più l’argomento legato alla fase dello Usability testing, magari passando dalla teoria a qualcosa di pratico, la Usability Testing Night è quello che cercate.
Il coinvolgimento diretto è imprescindibile dalla buona formazione e con il meetup Usability Testing Night avete la possibilità di imparare sul campo. L’obiettivo del meetup è quello di diffondere la cultura e le pratiche dello Human-centered design, focalizzandosi sull’importanza dei test di usabilità per arrivare a sviluppare un progetto adeguatamente.
Durante il corso metterete in pratica tutto quello che avete già letto nell’articolo:
Sarete parte integrante dei test, li osserverete, li vivrete. La Usability Testing Night non è un evento dedicato solo alle figure del settore come UX Designer, Developer, Project Manager e Startupper, ma è dedicato anche a chiunque abbia voglia di testare il proprio prodotto digitale. Acquisirete, infatti, sia le conoscenze basi, sia quelle più avanzate.
Eseguire test di usabilità è un’attività impegnativa, ma porta con sé molti benefici. Alla base c’è sempre la voglia di migliorare e ottimizzare il proprio prodotto digitale. Ci vuole uno sforzo continuo per fare un bel lavoro, non basta un test una tantum (anche se è meglio 1 di 0).
Per finire, possiamo riassumere l’importanza dei test di usabilità in tre punti. Condurre Usability Test permette di:
e naturalmente raccogliere dati per migliorare il progetto.