NOIS3

Pillole di quotidiana (in)usabilità: tutte le direzioni.

Ovvero di chi si dimentica di essere un utente quando si trova dall’altra parte della barricata.

Per chi fa il nostro lavoro, anche andare in vacanza non significa smettere di notare certe cose. Specialmente quando si va in un posto in cui non si conoscono le strade, e il 3G – grazie 3 dell’assistenza – è piuttosto una chimera. Ed è esattamente in questo istante che si prospetta davanti a voi il cartello: “TUTTE LE DIREZIONI”.

In fondo, prima che dedicassimo mille e più disquisizioni su quanto sia importante lo user journey quando progettiamo uno dei nostri ammennicoli, siamo stati tutti un po’ viaggiatori. Chi di noi non si è trovato dinanzi a una disarmante pletora di cartelli stradali che puntano ovunque, con pochissimo tempo per decidere dove svoltare, o peggio – come dice il titolo di questo post – davanti al temibile: “TUTTE LE DIREZIONI”, salvo poi avere accanto il cartello Centro che punta altrove.

Oppure state cercando una via particolare, e il brillante installatore di toponomastica cosa decide di fare (o se preferite il più brillante installatore di pali della luce…)

Ebbene, la mia conclusione, per chi è arrivato a leggere fin qui è semplice: perché quando siamo per strada abbiamo ben presente quanto sia dolorosa una scelta confusionaria come queste di cui abbiamo (sor)riso tutti una volta ogni tanto, e quando invece siamo davanti a un nuovo progetto ci dimentichiamo di essere utenti? Proviamo a pensare a TUTTE LE DIREZIONI quando stiamo facendo una scelta, potrebbe essere un buon metodo – per lo meno di buon senso – per validare la stessa. Ovviamente non voglio farvi la morale, ma è una piccola riflessione che mi è venuta in mente in ferie, e quindi ve la condivido.

Update!

Perché in fondo, è importante non introdurre barriere architettoniche.