31/07/2017

Il Co-design Workshop come strumento di conoscenza

Per iniziare i nostri progetti proponiamo ai clienti un workshop di co-design che ha come obiettivo principale l’analisi e la definizione dei bisogni non solo dell’azienda coinvolta, ma anche del target di persone e stakeholder che il cliente vuole andare a coinvolgere.

Per iniziare i nostri progetti proponiamo ai clienti un workshop di co-design che ha come obiettivo principale l’analisi e la definizione dei bisogni non solo dell’azienda coinvolta, ma anche del target di persone e stakeholder che il cliente vuole andare a coinvolgere.

Le fasi del Co-Design Discovery Workshop

Ogni cliente e progetto ha la sua storia, i suoi valori e le sue specificità. Ogni Discovery Workshop viene quindi strutturato in base alle esigenze progettuali. Il comune denominatore è la pratica di co-design o design collaborativo che è l’insieme delle strategie e delle azioni mirate a coinvolgere gli utenti finali e/o gli stakeholders nella fase di generazione di idee e di progettazione di un concept.

Nel workshop di co-design raccogliamo informazioni per integrare il brief e comprendere il flusso lavorativo del cliente. Include una fase di discovery per la Information Architecture del sito e la raccolta delle informazioni su utenti e stakeholder.

Le attività sono caratterizzate da momenti in cui chiediamo ai partecipanti di svolgere alcuni compiti facilitati dai nostri trainer che hanno lo scopo di sostituire e ampliare il concetto del kick-off meeting iniziale.
Generalmente strutturiamo questo workshop con un’attività di ice-breaking per conoscere meglio tutte le persone che vi partecipano, per poi proseguire con le attività che ci aiutano a capire la direzione che vuole prendere il cliente e le minacce che lo bloccano nel cammino. Infine cerchiamo di affrontare la Value Proposition del cliente per capirne sia tagli comunicativi che elementi caratterizzanti. Queste attività, per quanto possano sembrare spiazzanti, ci raccontano molto meglio il valore del servizio del Cliente che dobbiamo poi riflettere all’interno del progetto su cui ci coinvolge, sia esso un sito, un app o un servizio.

Da Ice-Breaking e Decision Making al prototipo, insieme.

Le attività che proponiamo sono strutturate in modo da poter mettere a dialogare tutti i partecipanti del workshop in modo da poterli trasformare da committenti a co-autoride tra loro  diverse tra ice-breaking, brainstorming, fasi divergenti, fasi convergenti, decision making e così via fino alla prototipazione.

Qui vi riportiamo alcuni esempi:

Opinion inventory

Aprite i microfoni e parlate di impressioni e idee.

La ricchezza di ogni progetto, brand o azienda sta nelle persone che lo rendono possibile. Ascoltare le loro idee, impressioni ed esperienze, o semplicemente sapere come si sentono all’inizio della giornata del workshop, è il primo passo per conoscere le basi del progetto, individuare opportunità ed immaginarsi il futuro possibile.

Cover Story

Immaginate un futuro glorioso, qual è la vostra idea di successo?

Un esercizio di visione, per cercare di capire cosa intende con successo il Cliente. Un’attività spesso divertente che mostra inequivocabilmente l’attitudine di proiettarsi nel proprio futuro e la capacità di visione sul proprio business.

Se fosse una persona? Brand Persona Map

Provate a immaginare il vostro Brand come fosse una persona, che tipo di persona sarebbe?

Efficace esercizio per provare a dare un volto, un tono di voce, un comportamento e delle caratteristiche antropomorfe al proprio Brand, così da poter capire molte cose: dal Look & Feel, al Tone Of Voice, fino al tipo di valori per cui può essere distinto il Cliente rispetto ai suoi competitor.

Co-Design Ghosts & Values

Un classico, ripreso da PAC-MAN in chiave SWOT.

In un momento di condivisione dei punti di forza e debolezza emergono spesso elementi delicati da cui partire per porre rimedio a debolezze più o meno strutturali o per esaltare caratteristiche vincenti. È per questo che abbiamo adottato la denominazione Fantasmi e Valori, come in Pac-Man.

The Airplane

Uno sguardo sinottico sul Cliente e sul suo progetto.

Spesso bisogna riordinare le idee e dare un contesto completo in questo tipo di Workshop. Per questo abbiamo adottato questo gioco: perché ci permette di riproporre alcuni temi, valori, fantasmi e caratteristiche, unitamente a quel che dà forza, quel che zavorra e agli obiettivi del Cliente stesso.

UX Personas’ Draft

Far emergere archetipi di utenti grazie alla discussione.

Solo conoscendo bene il proprio target, si possono sviluppare strumenti e strategie di comunicazione adeguati e funzionanti. Questa fase ci sarà utile per fare delle ipotesi sulle aspettative dei nostri utenti e stakeholder per strutturare le esigenze comunicative sotto forma di archetipi, importanti per poter validare le scelte progettuali ricordandoci che il target è fatto da persone, che saranno poi validate tramite interviste utente più avanti.

Use Cases, User Stories & Carpaccio

Dīvide et Īmpera.

Ogni task che compiamo può essere spezzettato in task più piccoli e significativi. In questa fase individueremo i macrotask (epici) che serviranno per sviluppare il sito web e li divideremo in unità più piccole e quindi più affrontabili nella progettazione di UX, quindi visiva e poi implementativa.

IA Analysis & Card Sorting

Riorganizzare il contenuto insieme.

Mischiare le carte, per distribuirle al meglio. Possiamo descrivere così questa fase progettuale: costruire insieme un momento in cui si prenda davvero in mano tutto il contenuto del progetto per poi cominciare a ristrutturarlo significativamente. L’attività di cardsorting rivede l’attuale struttura analizzandola e ristrutturandola in base alle nuove esigenze communicative e rispettando i standard per poter poi migliorare la SEO del sito.

Customer&User Journey Blueprint

Think outside the [device screen] box.

Spesso la cosa più difficile è capire cosa succede prima e dopo che un ipotetico utente del sito si metta davanti allo schermo per navigare o usufruire di un servizio digitale. E invece la quotidianità si è trasformata in ultimi anni in tal modo che capire se la persona ha bisogno di un’informazione in mezzo alla strada di una città con uno smartphone in mano, seduto in poltrona di casa con un tablet o in ufficio in sala riunioni diventa fondamentale per strutturare e indirizzare correttamente lo user flow in contesti diversi. Capire quali possono essere le barriere che possono costringere una persona ad abbandonare l’uso del nostro prodotto in determinate situazioni indipendenti dal digitale, come anche una banele assenza di connessione internet o le mani occupate durante la guida di un’auto, ci può aiutare a capire le giuste leve motivazionali e stimoli che possono essere in grado di convincere l’utente ad usarli con soddisfazione e piacere.

Brainstorming sulle strategie di marketing e comunicazione

Azioni mirate per lanciare il progetto.

Tramite pratiche di gamestorming e co-design esploreremo idee e soluzioni progettuali per realizzare una campagna di comunicazione e di promozione per lanciare il progetto.

I requisiti “tecnici” per un workshop di co-design

Quanto tempo richiede un co-design workshop

La durata di un workshop di co-design può variare in base alla complessità del progetto.

Nella maggioranza dei casi si parte con un co-design workshop di una giornata di 6-7 ore. A seguito di un report che viene consegnato al cliente si valuta sucessivamente una seconda sessione per approfondire o verificare gli insight raccolti, indagare meglio eventuali nuove esigenze o problematiche emerse.

Gli spazi e l’attrezzatura per co-progettare

In genere ci basta un’aula che può ospitare liberamente tutti i partecipanti dotata di sedie, scrivanie, almeno una parete libera dove possiamo attaccare i diversi schemi e post-it e uno schermo sufficientemente grande dove possiamo far vedere alcune presentazioni di istruzioni per svolgere gli esercizi oppure dove possiamo vedere insieme dei siti o altri materiali utili per stimolare la discussione creativa e propositiva.

Perché proponiamo co-design workshop ai nostri clienti

Siamo specializzati in Human Centered Design; al centro del nostro lavoro sono gli utenti visti come persone prima di tutto. Co-creiamo con loro la giusta esperienza utente (UX – User Experience) per poter realizzare interfacce (UI – User Interface) che siano funzionali, usabili ed engaging. Troviamo una strategia per trasformare i bisogni in soluzioni innovative che abbattono le barriere della vita reale attraverso gli strumenti e canali digitali.
Solo partendo dalla comprensione delle reali necessità del cliente e dei suoi utenti riusciamo a sviluppare progetti che soddisfano i bisogno di tutti i stakeholder e quindi vi consegneremo un progetto che incontra appieno le vostre esigenze.

Sei interessato ad un workshop di co-design? Contattaci!

Scritto da:

Imke Bähr

Sono design researcher e product owner di nois3. Conduco per nois3 progetti di field research in Italia, Germania e Inghilterra e coordino il nostro team. La denominazione “product owner” proviene dalle metodologie agile / scrum. Il mio compito principale è massimizzare sia il valore del prodotto sia il valore del lavoro svolto dal team. In extremis significa che curo gli interessi di tutti i stakeholder di un progetto e quindi anche quelli del team di progettazione per trovare soluzioni sostenibili per soddisfare il prima possibile tutte le parti coinvolte 🙂

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